sabato 28 luglio 2012

La Principessa MonoNoia


E dopo un bel pò di tempo eccomi ad aggiornare nuovamente il blog con nientepopodimeno che:

Una locandina da vero 
film AC'C'ION non c'è che dire...

Scettico sin dall'inizio lo ammetto. Le recensioni non promettevano niente di buono, ma ahimè... la beltade della Theron alla fine mi ha fatto desistere ed andare a vedere st'ennesima versione di una fiaba che personalmente ho sempre odiato.

Tutto ed enfatizzo il TUTTO lasciava presagire il peggio, dall'inespressività della Stewart (a testimonianza del fatto che anche in america le "vanzinate" dilagano a macchia d'olio) all'inutilità di un Hemsworth che sarà pure un gran pezzo di gnoccolone, ma qui, a livello di recitazione, è più chiuso di un naso durante la stagione dei pollini. 
Cmq. dicevo, a partire dal cast non proprio ispirato, a parte la Theron che fa sempre piacere vedere su grande schermo perchè se usata bene è brava e fantastica a livello visivo la vera pecca di questo film è il ritmo lento che si respirava praticamente in ogni cavolo di scena. 

Fantasia degli sceneggiatori 
a chiamarla RAVENNA. 

Ma passiamo alla trama.
Stavolta la Regina Cattiva ci viene presentata come una vera e propria Usurpatrice di Troni altrui.... c'ha avuto problemi da piccola con sfratti continui e madri vendicative con grandi aspettative che ti lanciano una maledizione/benedizione e ti iniziano al culto del Bello perchè altrimenti in televisione non ci sfondi manco morta. E poi ti devi anche accollare un fratello cesso e scemo che ti farà si da lacchè, ma la sua imbecillità ti farà diventare più pesante la maledizione che ti porti appresso. 
Comunque sta poraccia dopo aver sedotto ed ucciso il padre della "piccola principessa pura di cuore" destinata a salvare il Mondo, invece di ucciderla subito si fa muovere a compassione nonostante sia un'isterica con ciclo mestruale giornaliero e la rinchiude in una torre buia, mentre tutto il paese comincia a vivere nel terrore ed un gelo mortale attanaglia la terra che non produce più nulla.... 
Ora... il popolino invece di insorgere contro la simpatica canaglia ed organizzare che ne so, raid notturni contro le guardie, rimane sotto il giogo della Strega... perchè... cacchio... una così non può mica essere etichettata come "normale". 
L'unico regno salvo era quello limitrofo del Duca che aveva come figlio il compagno di giUochi della piccola Biancaneve... (*attimi di panico in sala) IL PRINCIPE AZZURRO! 
St'altro scemo del Duca non è che aizza altri regni limitrofi per muovere guerra alla Strega che gli ha ucciso il re Magnus, invece accoglie i poveri rifugiati che son riusciti a scappare dal regno maledetto e non si sa come son riusciti anche a passare per l'impervia Foresta Incantata e BASTA. 

I'm the Almighty Thor! Fear my Dullness...
Povero Hemsworth, speriamo nei prossimi dai.

Vabbè... risparmio il discorso sulla fuga della principessa, del fatto che la Strega sia una sorta di Vampira della giovinezza/bellezza altrui, che lo Spirito dello Specchio sia quasi un vaneggiamento della Regina stessa, di come questa si avventuri nella foresta piena di sostanze stupefacenti che invece che farti "sballare" ti procurano allucinazioni tipo video di Marilin Manson, di come il Cacciatore c'abbia il passato triste triste per via della morte della moglie e di come questo si faccia convincere ad andare ad acciuffare sta fuggitiva nella foresta.
Della fuga di questi due in mezzo ad un campo profughi pieno di donne sfigurate volontariamente per non attirare le "voglie" della Regina, dell'incontro con i nani (specie in via di estinzione causa la precedente guerra ed il fatto che la Terra si sia "risentita" dalla presenza e dagli atti malvagi della Strega), dell'omag*cough*plagio*cough*gio a Mononoke Hime, del fatto che il principe azzurro si dimostri anche qui un coglionazzo buono a nulla, della morte di questa per mano della mela e del suo risogere per via del bacio di.... vabbè... lasciamo stare.... e dello scontro finale tipo Harry contro Voldemort: IO SONO NATA PER DISTRUGGERE TE O SALVARTI!
Struggente cliqué non c'è che dire. Bah. 

 Bellino ma coglionazzo come al solito. 

Ad ogni modo ribadisco, il problema principale di tutto st'ambaradam è da imputare al regista ed allo sceneggiatore che non sono stati davvero all'altezza, secondo me, di velocizzare dove dovevano ed approfondire dove necessitava. Mettiamoci il fatto che il cast risultava davvero stanco in alcuni punti e niente... abbiamo il solito pappone americano in salsa neo-gotica derivante da fiaba europea. 
Delusione su tutti i fronti. 
Nemmeno la parte di Nick Frost era brillante... o almeno penso che il doppiaggio nostrano abbia fatto anche la sua parte in questo casino.... non ho visto (e non ho intenzione) di vederlo in lingua originale (mi addormenterei seriamente stavolta), altrimenti potrei fare un paragone. 

Ah, ma allora la sappiamo cambiare l'espressione!

State a casa quindi se ne avete l'occasione.... perchè questa è stata, secondo me, persa alla grande anche stavolta. 

P.s.: Non ho ancora visto Mirror Mirror con Julia Roberts... forse quello in lingua originale mi farebbe almeno ridere..... Biancaneve ed il Cacciatore nemmeno quello. 

sabato 16 giugno 2012

Somewhere over my Imagination

Cercando di pianificare il post su uno dei miei film preferiti di sempre (con annessa saga) rischiavo di farmi venire il mal di testa, così alla fine ho deciso di esternare senza freni quello che penso sul:

Wonderful Wizard of OZ

Essendo nato nell'era delle Telecomunicazioni bombardanti ovviamente ho dovuto "affrontare" molti periodi dell'infanzia davanti la Scatola Magica che mi proponeva di continuo (soprattutto sulle reti private) film vecchi, ma talmente vecchi che probabilmente già negli anni '80 erano diventati "patrimonio mondiale", e fu proprio in un giorno casuale, che tra Belfagor (a cui dedicherò lo spazio che merita in un apposito post) e qualche cartone animato per l'infanzia, l'allora bambino si trovò di fronte una favola che lo colpì in maniera così forte che il suo immaginario, per una buona parte della fase di crescita, ne venne totalmente contagiato. 
Dorothy veniva strappata dalle sue radici in un Kansas color seppia e dal futuro che si prospettava triste (per lei ed il suo cagnolino) e trascinata con la forza di un ciclone di peso nella coloratissima e meravigliosa landa di Oz. 
Il fatto che lei volesse poi tornare a casa era da sempre, per me, un punto a sfavore della trama dato che se fossi stato in lei avrei fatto di tutto per rimanere lì.
Ma non era nemmeno quello che mi dava fastidio alla fine (non troppo almeno), piuttosto che alla fine della storia, quando lei riusciva finalmente a tornare a casa le veniva fatto credere che tutto era stato un sogno. Un parto della sua mente che fantasticava e viaggiava troppo al di sopra dell'Arcobaleno. 

Odio atavico da parte di un bambino per la 
distruzione dei suoi sogni in poche battute...

Ed il bello è che ci si mettevano anche in famiglia (dato che viaggiavo molto con la fantasia (ma alzi la mano chi non lo faceva da piccolo)) con il caricone a dirmi che tanto aveva sbattuto la testa durante il ciclone e che s'era immaginata tutto. 
Poi uno si domanda perchè poi si diventi cinici da adulti. tsk
Fortunatamente la visione prolungata e la mia marcata personalità, riuscirono a condizionare il mio mondo immaginifico fino a quando non uscirono le musicassette dei C'era una Volta.

Paolo Poli ti adoro!

Sin dal jingle iniziale e dalla voce del mitico Paolo Poli che enunciava il titolo dell'opera fu amore. E mise i puntini sul fatto che tutto quello che si svolgeva nel Magico Mondo di Oz fosse reale ed infatti prendeva maggiormente dal racconto di Baum. 
Le musiche che accompagnarono tutte e sei le uscite mi girano ancora per la testa a tutt'oggi, così come le varie vocine di Poli per delineare i vari personaggi. 
E nel mentre le repliche del film della MgM continuavano a moltiplicarsi sulle reti private, facendo alzare di molto il mio personal counter (arrivato ad oggi a più di un centinaio di visioni). 
Fu poi la volta del bellissimo e dimenticatissimo (da molti ma NON DA ME) cartone animato giapponese. 

Character design fantastico ed essenziale
per una favola bellissima ed intramontabile

Questa riprendeva tutti gli aspetti che mi erano sempre piaciuti dal libro e li moltiplicava, poichè non si fermava a quando Dorothy riusciva a tornare a casa, ma anzi, continuava, facendomi capire che esistevano anche altre avventure ambientate nella terra di Oz e che quindi il suo non era MAI stato un sogno. 
Il magico paese dov'era situata la Città di Smeraldo continuò quindi a riempire la mia immaginazione fino al periodo di "buio" che è l'adolescenza di tutti noi, in cui gli ormoni la fanno da padrone ed i sogni vengono a chetarsi lievemente per lasciar posto ad altri di differente natura
Ah, la fisiologia umana... che spreco di tempo a volte. 

Fatto sta che passato il "medioevo" del fisico e qualche anno turbolento la passione ritornò, complice le visioni occasionali sulle reti private, il seguito della Disney dalle tinte oscure (in quel periodo la casa d'animazione passò per un fortunato periodo "dark" che le permise di far uscire delle vere perle), la versione musical con Diana Ross e Michael Jackson in The Wiz, lo Spaventapasseri, l'Uomo di Latta ed il Leone Codardo non riuscirono ad abbandonarmi del tutto, la Strada di Mattoni Gialli e quelle bellissime scenografie di panorami perfetti rimasero ancorati al cuore sino a quando nel 2003 durante il viaggio a New York scoprì dell'esistenza di una serie di libri e di un musical derivato da questi: 

Scritto benissimo 
e ricco di spunti interessanti

La storia prendeva le parti della Malvagia Strega dell'Ovest e della sua infanzia non troppo felice, del suo rapporto con Galinda (poi Glinda) la Strega Buona del Nord e della tirannia dello Straniero Mago di Oz, arrivato da una terra lontana a portare scompiglio, pregiudizi e violenza in una terra che già aveva molti problemi di suo. Il primo libro finisce quando arriva appunto Dorothy ed uccide la Strega, mentre i successivi delineano altri aspetti di personaggi nuovi e vecchi e nonostante il finale, o meglio tutto l'ultimo libro, non mi siano piaciuti un granchè (tante erano le aspettative da parte mia), devo dire che l'universo creato da Maguire era ben lungi dal farmi storcere il naso, anzi era stato capace di farmi interessare maggiormente ad un aspetto che prima mi sfuggiva totalmente nella storia: l'importanza delle Streghe. 

Chenoweth e Menzel con tutto il rispetto per le altre,
per me le uniche Glinda ed Elphaba

Il musical ahimè dovetti attendere circa 4 anni per vederlo di persona (nonostante l'Original Broadway Cast Recording girasse praticamente dal 2004 nel mio stereo) e a Londra, ed ovviamente non deluse le mie aspettative, anzi, dopo il vociferare che i diritti per un film erano stati acquistati, l'hype per questa storia crebbe ancora di più, dopo vari improbabili sequel del film originale in formato serie tv alquanto discutibili a livello di qualità e storyline, una cosa del genere non poteva che farmi piacere. 
Al momento ci sono ben tre film in cantiere, a parte il succitato Wicked (posticipato ancora non si sa per quale recondito motivo), c'è il prequel basato sulla figura del Mago: Oz the Great & Powerful (che mi pare uscirà prima degli altri) ed un altro progetto in CGI nomato Dorothy of Oz (anche questo quasi ultimato).

Attendendo nuovamente quindi di essere trasportato a Munchkinland per cominciare il mio personale viaggio sulla Yellow Brick Road alla volta dell'Emerald City, mai come questa volta NON vi rammento che "There's no place like Home!"

sabato 2 giugno 2012

In a blink of an eye

Ed alla fine non ce l'ho fatta... Passando l'altro giorno in fumetteria me lo son trovato davanti e non ho resistito all'acquisto compulsivo:

FLASH... AAAAAH!!!! 

Il primo numero di Flash con all'interno le storie anche di Aquaman e Captain Atom. Al momento hanno preso la mia attenzione, il secondo poi è stato davvero una piacevole scoperta. Non avrei mai immaginato che m'avrebbe incuriosito una sua storia, ma niente da fare... quando ci sono ottimi sceneggiatori coinvolti, si sente. Ovviamente anche ottimi disegni. 

Da quando sei così figo?

Ottima impressione anche per Captain Atom (di cui non conoscevo quasi nulla a parte la sua comparsata all'interno di Justice League Unlimited e sapevo delle sue connessioni con il Governo Americano), davvero interessante e che m'ha riportato in mente ovviamente l'Onnipotente Dr. Manhattan (anche se lui è su un altro livello lo ammetto nonostante sia stato creato dopo).

 Ora capisco dove la Capcom 
ha preso ispirazione per Seth di SF4!

Andando ad esaminare cmq. le singole storie (purtroppo è tutto all'interno di un unico spillato):
-Flash: Sicuramente interessante il fatto dei "cloni" e sicuramente si capisce che c'è qualcuno dietro tutto (son riuscito a scorgere subito Pandora in mezzo alla folla!). I disegni son davvero di ottima fattura, così come i colori (mi son innamorato del monolocale (con servizi immagino) di Barry) ed i dialoghi, al momento troppo poco per capire dove si voglia dirigere l'inghippo (o verso chi), fatto sta che m'intriga assai ed anche il prossimo mese penso che prenderò una copia anche di questo. 
-Aquaman: Davvero non me l'aspettavo così figo. Al momento è quello che mi ha sorpreso di più. Riesce anche a prendersi in giro (nella storia) per il fatto di esser il più "sfigato" dei supereroi fino a questo momento... ma adesso è arrivata l'ora della riscossa e questi "New 52" gli daranno finalmente quello che si meritava da sempre. Speriamo che la qualità continui in questa direzione. 
-Captain Atom: Altra graditissima sorpresa come dicevo, intrigante quanto basta anche l'incipit di questa storia... mi spiace solo che finiscano così presto mentre l'hype continua a crescere. In sostanza son stato davvero colpito da questo nuovo universo della DC, che mi è riuscita a far piacere anche personaggi prima indifferenti o misconosciuti. 
Unico problema personale è la questione monetaria, spero sinceramente che si mettano una mano sulla coscienza e decidano di non andare troppo oltre con i prezzi. 

Al momento chiudo qui con questa mini-review-da-first-impression. 

mercoledì 30 maggio 2012

Ombre Banali


Ed è arrivato "finalmente" il momento per il sottoscritto di "recensire, commentare, consigliare, sconsigliare" anche un film. 
Certo, potrei cominciare con i Grandi Classici, oppure i miei preferiti, ma dato che lo scorso fine settimana sono andato a vedere l'ultima fatica di Tim Burton, e soprattutto dato il fatto che imho ultimamente (facciamo svariati anni va) l'industria cinematografica dirige i suoi sfavillanti obiettivi su argomenti facilmente digeribili o minestroni di emozioni ed effetti speciali che non fanno altro che accrescere "solo" le tasche delle majors, mentre l'idilliaco connubio direttamente proporzionale che circondava quest'arte (arricchimento per loro e per il pubblico pagante) si è andato purtroppo a perdere per la maggior parte delle produzioni odierne, meglio battere il ferro finché è caldo, prima di mettere nel dimenticatoio anche questo titolo.

Ma veniamo a sto benedetto film.

Tra un Andy Warhol e l'Omino Bianco...

Le sequenze introduttive mi hanno subito riportato alla mente l'inizio di Sweeney Todd e la "mano" di Burton si sente da subito. 
Nonostante questo cerchi di mascherare con ambientazioni luminose il suo modo di narrare esce allo scoperto e dopo tanto tempo ti chiedi se lo fa apposta ad essersi fossilizzato con le sue inquadrature/ambientazioni/colori o siano forzature della casa di produzione che pensi che il solito prodotto rassicura il pubblico finale dell'opera. 
Fatto sta che, sarà una cosa mia, sono realmente scocciato dallo stesso entourage che si porta appresso da innumerevoli film, uno fra tutti proprio Depp!
Ok, è il suo attore feticcio e mi sta bene che anche la moglie (ma anche no) sia sempre presente, ma che cacchio Depp riciclalo con qualcun altro una volta tanto! 
Ha sempre lo stesso modo di fare. In questo mi sembrava una sottospecie di Willy Wonka con problemi di dipendenza da cerone (non parliamo delle discutibili ombre che aveva sulle guance... Complimenti ai truccatori e a chi si occupa degli effetti, no davvero... complimenti.... bah).

Complimenti, siete riusciti a far impressionare
anche Willy Won... Barnabas con questo trucco approssimativo

Passando alla trama, il tema principale era la Famiglia. Cosa cara che ci rimane sempre anche nei momenti di difficoltà, anche se una maledizione ci colpisce, ci fa diventare vampiri e dopo 200 anni torniamo a proteggere e vendicarci del maltolto in un periodo (anni '70) pieno di hippies ed stile controverso e figoso (cit.). Il film è un remake di una longeva serie tv di 1000 e passa episodi, e mi spiace dirlo... da quel poco che ho visto (grazie a Saint Tube), le atmosfere e la regia non rispecchiano per nulla l'opera originale. 
Capisco che qui si doveva fare in fretta e furia un film di 2 ore circa, ma cacchio, non doveva essere: "Tim Burton reinventa Dark Shadows", piuttosto che un remake di DShadows. 
Per capirci, secondo me Burton se gli avessero dato in mano il Signore degli Anelli, sarebbe riuscito a stravolgerlo nella sua ottica.
E dire che non conoscevo questa serie, altrimenti non mi avrebbe scoraggiato eccessivamente a parte le solite facce di cui sopra. 
Anni '70 a parte cmq. il cliché buonista alla fine ha preso anche il regista di Nightmare Before Christmas e spero che anche qui vi sia lo zampino delle major, altrimenti boh? Si sarà ammorbidito troppo? A parte una scena, effettivamente tutto il resto è abbastanza digeribile anche dai più piccoli secondo me. 
Non pretendevo un oceano di sangue o roba similare, ma stiamo parlando di "mostri" e "streghe malvagie"... falli apparire per quello che l'iconografia classica vorrebbe... ah no... dimenticavo che tu sei Tim Burton e le cose si fanno secondo il tuo "classico" schema. 

Boring

Eva Green era forse la più credibile lì in mezzo e 
forse la sua ossessione d'amore malato 
era la cosa che più impressionava della storia.... 

Passando alle ambientazioni, niente da eccepire. Gli scenografi si son dati davvero da fare, il maniero era davvero molto bello ed a tratti mi ha ricordato quello di Haunting del '99. Altro film da mettere nel dimenticatoio, a parte qualche scena non volutamente comica...

Incredibile quanto mi ricordi anche la versione 
cinematografica del maniero degli Addams

Bene, quindi passando alle considerazioni finali, questo film mi ha lasciato davvero basito ed indifferente a parte qualche trovata estetica (ma che tristezza doversi accontentare solo di questi aspetti oggigiorno), fortuna che ero in ottima compagnia, ma non penso che prenderò nemmeno lontanamente in considerazione l'acquisto di un futuro Blu-ray o Dvd e tenderò a non consigliarlo agli amici, anche se son sicuro che quelli che adorano Burton per partito preso saranno un osso duro... piuttosto mi butterò a capofitto nella ricerca della vecchia serie tv. 
Il trailer mi sembrava davvero interessante. 
Vi consiglio di fare lo stesso e ricordate: "There's no place like home!"

Certo... come i classici vampiri non puoi stare 
alla luce del giorno... ma esci con gli occhiali da sole, fai finta 
di pranzare in salone con la luce soffusa del mattino...

domenica 27 maggio 2012

Un film per Castlevania?

Ed eccomi dopo una pausa di due giorni (in cui ho avuto modo di vedere un film al cinema "Dark Shadows") e rivederne un altro su Blu Ray: Thor e si vede che tutto sto fantasy mi ha dato la spinta per recensire un videogame su cui avrei gettato "fango" più avanti:

 (*clavicembalo in sottofondo)

Non starò adesso qui a fare la solita retorica per paragonare il titolo ai suoi illustri (ma non tutti) predecessori, anche perchè sarei ridondante e sinceramente mi son rotto le scatole di leggere sempre le stesse cose (a parte il fatto che i primissimi Castlevania come struttura potrebbero essere accomunati facilmente ad un picchiaduro a scorrimento odierno anche se millemila volte più difficili e complessi). 
Cmq. chiusa sta parentesi parliamo del titolo in questione.
Acquistato tramite siti inglesi in modo da risparmiare (insieme ad El-Shaddai di prossima recensione) qualche soldo era con sentimenti contrastanti che volgevo lo sguardo a questo nuovo "capitolo" della saga della Konami.
Da una parte m'ero fatto brillare gli occhi durante tutto l'anno in cui ho evitato sapientemente l'acquisto a prezzo intero (in realtà speravo in un'uscita Game of the Year, ma vabbè) con i filmati del precedente E3 che evidenziavano il fatto che il caro Hideo Kojima c'avesse messo lo zampino... ergo ero pronto... PRONTISSIMO ad un film interattivo... e purtroppo  non ero eccessivamente lontano dalla realtà.
Ma son ben conscio del fatto che oramai l'industria è indirizzata maggiormente verso la spettacolarizzazione piuttosto che alla sostanza del prodotto e quindi ho cercato ovviamente di bypassare questo ulteriore sentimento di stizza concentrandomi su altri aspetti.

Kurt Russel anche qui in Lords of Shadows?
 Urrà?

Cominciamo dal look! 
La prima cosa che salta all'occhio effettivamente è un prodotto ben confezionato sotto l'aspetto delle location e del character design del protagonista, anche se un filino troppo somigliante al caro Snake di Metalgearsolidiana memoria. Quello che però stona (a parte l'assenza dell'altra Kojima... l'artista dell'"horror fetish melodramma lirico" con mio sommo disappunto) è il fatto che gli altri esseri umani che appaiono durante il gioco risultino un filino troppo mono espressivi rispetto al caro protagonista bisteccone.  
Fortuna o sfortuna vuole che il caro Gabriel interagisca poco con loro e che effettivamente a parte delle comparse (i cari abitanti dei classici villaggi timorati da Dio e jellati come dei Caimani del Gange teletrasportati in Antartide), gli altri esseri "umani" si riducano a 3 elementi... ma a parte la ragazza con il Robo..cough...Armatura Senziente che la protegge, che tanto risulta piatta come un foglio di carta velina bruciato, ma lo stesso personaggio doppiato dall'Esimio Patrick Stewart o lo spirito della perduta moglie di Gabriel che appaiono più spesso e risultano anche più importanti a livello di trama sembrano buttati lì nel gabinetto a livello di caratterizzazione facciale... e questo spiace soprattutto perché tutte le ambientazioni risultano davvero ben realizzate (non tutte ahimè) ed ispirate.
C'è da dire che le creature mostruose che si incontreranno sono frutto di un bel concept di base. 
La ripetitività dei mostri cmq. è un cliché della saga (a parte i favolosi Boss) e quindi anche qui si può chiudere, per me, bellamente un occhio. 

Come lo comandi il Robot senza orologio Daisaku? 

Bypassato il trauma del character design e fatta l'abitudine con le ambientazioni, troppi esterni e troppe ambientazioni diurne per un titolo del genere, procediamo con l'analisi del gameplay. 
L'ambientazione 3D alla  "picchiaduro-recente-che-si-rifà-ai-fasti-della-bell'epoque" , vale a dire quella che ti fa girare per ambientazioni ultradettagliate ma senza la libertà di girare la telecamera a tuo piacere, miete ancora le sue vittime, con una telecamera che a volte non risulta così precisa come dovrebbe, ma nonostante tutto serve per sottolineare ancora di più la cinematografia del tutto. 
Il gioco si divide in capitoli, ognuno del quale viene aperto (e ri-aperto all'occorrenza per prendere bonus quando avremmo acquisito delle abilità specifiche) con dialoghi recitati da Stewart e che sottolineano il viaggio di Gabriel e le pene che questo poraccio è costretto a patire. 
Tutto molto bello, ma alla lunga, si tende a saltare l'intermezzo dopo la seconda volta che si schiaccia il pulsante: "continua"
Esempio di ottima location per un picnic 
domenicale in compagnia di amici e parenti

Cercando di mantenere il feeling della serie, troviamo le classiche barrette dell'energia vitale e di quella magica che vengono accompagnate da ulteriori due barre laterali che vengono riempite con energia Sacra o Diabolica dando la possibilità (man mano che sblocchiamo abilità con punti ottenuti dalle uccisioni) di sfruttare combo nuove e sempre più efficaci o di recuperare energia perduta direttamente sul campo di battaglia in occasioni disperate. 
Il sistema delle combinazioni d'attacco in effetti è una delle cose che più mi ha convinto. Non è eccessivamente ripetitivo e si tende a variare per trovare sempre nuovi schemi d'attacco contro i vari nemici che ahimè invece, tendono a ripetersi in gran numero (come dicevo sopra, ok è un marchio di fabbrica la non varietà di nemici della serie, ma la ristrettezza dei livelli non fa che aggravare la situazione proponendoli in un loop non sempre troppo piacevole). 
Abbiamo ovviamente lo spazio per portare con noi quattro tipi di reliquie: 
I classici pugnali,
L'Acqua Santa, 
Il Cristallo dell'Oscurità (che serve per evocare un Demone in grado di infliggere ingenti danni a tutto quello che ci circonda), 
Le Fate (servono a distrarre i nemici oppure se usate con la Magia Diabolica a farle esplodere contro questi).

Le battaglie con i Boss... punto forte della serie... qui sono ridotte all'osso, nel senso che vi sono alla fine di ogni capitolo (e qualche volta ci si ritrova un mid-boss nel bel mezzo di questo), ma risultano voler vertere troppo sulla solita spettacolarizzazione e poco sulla bravura di eseguire un pattern di mosse ben preciso (sempre presente) che risulti appagante per l'elevato livello di difficoltà offerto. Praticamente assomigliano in toto a quelle di Devil May Cry e Bayonetta (per citare due dei più stilosi (passatemi il termine)). 


Ed a volte ti ritornano quei deja-vù 
di Mr. Mosquito


Infine, la longevità del prodotto è affidata quasi completamente alla possibilità di rifare i capitoli con le reliquie che vengono sbloccate durante la prima partita. Se di per se la cosa non sembra male, alla lunga secondo me, stucca. Ripetere sempre le stesse cose, con gli stessi identici mostri, con lo stesso identico pattern di mosse è un'arma a doppio taglio rendendo ripetitivo anche un sistema di combattimento più che decente. 
La storia poi a volte risulta davvero buttata lì e si evince subito che vi era lo spazio vacante lasciato per opportuni DLC. 
Il finale dopo i titoli di coda in effetti risulta un pò una sorta di sorpresa e ci si domanda come le cose siano andate per arrivare a quella soluzione. Tutto penso che sarà spiegato in questi livelli da scaricare a pagamento per chi ci vuole perdere tempo ed è rimasto appunto intrigato dall'esigua trama principale. 
Ammetto che anche io son abbastanza curioso di sapere cosa sia successo ad un certo punto, ma la mia stoica pazienza mi fa attendere che mettano questi DLC come minimo alla metà del loro costo attuale. 

Comunque procediamo con le votazioni finali per il sottoscritto:

Grafica: 8.0 
Si poteva migliorare soprattutto per le espressioni dei comprimari ed il voto sarebbe salito in caso fosse stato ambientato quasi interamente nel Castello (gli interni sono favolosi). 

Storia: 6.0
Ridotta all'osso e banalissima, non che quelle degli altri capitoli della saga fossero più profonde, ma dopo tutta la cinematograficità (passatemi il termine) almeno io mi aspettavo qualcosa di innovativo e di più ispirato.

Giocabilità: 7.0
Ottimo il sistema di combattimento, che non spicca per problemi legati alla longevità del prodotto (il dover ripete le scene una volta sbloccate opportune reliquie a volte risulta una scelta troppo legata secondo me). 

Longevità: 6.0
L'avventura principale non dura tantissimo (finito in due giorni nemmeno a livello medio) e cmq. per quel che mi riguarda non mi ha invogliato a rigiocare troppe volte le zone passate per trovare tutte le reliquie che mi servivano per aumentare al massimo le barre d'energia/magia etc... questo dovuto al fatto che la ripetitività delle situazioni alla lunga stucca. 

Voto: 6,75

Commento finale:
Un buon prodotto che non vuole essere un ulteriore capitolo della serie, ma una sorta di ibrido tra un film interattivo ed un picchiaduro a scorrimento, ma con una trama che ahimè non riesce a sollevare più di tanto le sorti del tutto.
Peccato, si poteva far di meglio sicuramente sfruttando il brand. 
Cmq. se vi piace il genere e non avete troppe pretese a livello di trama sicuramente troverete un'ottima sfida a livelli di difficoltà alti. 

 Tu, con quella capigliatura non ti puoi proprio
lamentare, almeno a te ti si ricorda per qualcosa. 

mercoledì 23 maggio 2012

Justice Love

BATMAAAAAAANNNNNN!!!! BATMAAAAANNN!!!!!!  
Incredibile quanto una canzone cantata da Cristina D'Avena 
ti riesca a fomentare grazie solo al nome del personaggio...

Perchè quando all'inizio degli anni '90 mentre guardavi sto cartone animato che trattava dello Psicolabile alla difesa della Giustizia per eccellenza ti domandavi (con il monocolo da Lord dell'Animazione): "Da quando st'americani, a parte i film della Disney, animano così bene?"
No, perchè il ricordo di pietosi scempi fatti in passato ti brucia ancora.

E non mi guardate così che sapete quanto vi adori
nonostante tutto! 

Nonostante l'affetto che provi per certi personaggi, la ferita è ancora aperta e sei sempre pronto a ricevere quintali di sale ad ogni nuova serie che poi ti esce sto gioiellino e non ti preoccupi nemmeno di leggere che tra gli intercalatori ci sono asiatici.... no... lo stupore è troppo e la goduria stava anche nel vedere che la sceneggiatura degli episodi riusciva a reggere la tensione che si creava solitamente intorno alla figura del pipistrellone ed i suoi storici nemici.... ohè... e nessuno veniva ammazzato.... tutti riuscivano a scamparla dopo bombardamenti, esplosioni, incidenti con camion che trasportano tritolo, etc... etc...
Fatto sta che la mannaia della censura non era riuscita a distruggere il senso dell'opera.
E allora hai belle speranze che facciano uscire qualche altra cosa inerenti i tuoi supereroi preferiti dello stesso livello....

No... te ancora... ma accarezzi un DODO ALBINO? 
...Hai la mia stima.

E bypassi Superman perchè c'hai ancora il livore dentro per come lo hanno fatto diventare palloso nel corso degli anni (quasi al pari di Captain America per quel che mi concerne, quindi ai massimi livelli) ed aspetti che facciano uscire qualcosa di serio..... sulla Justice League... quella che da piccolo la guardavi e rimanevi così intrippato dallo stile anni 60/70 che t'aspettavi che apparisse da un momento all'altro Scooby-doo....

Cielo... mi ero dimenticato del cane...

Insomma incroci le dita ed aspetti, aspetti, aspetti.... e passano gli anni, gente random vince alla lotteria e non investe un centesimo per realizzare il tuo sogno (taccagni ed insensibili) che poi dopo una decina d'anni circa, quasi sull'orlo del baratro, ti ritrovi finalmente accontentato. 

Pericolo cane evitato!

E guarda caso ti ritrovi anche personaggi che non conoscevi (Hawkgirl e Martian Manhunter per me erano dei punti interrogativi lo ammetto) che risultano anche interessanti. 
La trama e l'animazione risultano godibili e mai scontati...e nonostante molti episodi "slegati" ed il solito buonismo imperante che non permette alla gente di morire, alla fine tutto risulta collegato. 
E ti senti appagato e cominci a seguire nuovamente tutto l'universo DC Comics perché SI, sei fregato.... ti sei ricordato che l'amore che provavi per questi personaggi non era che solo lievemente sopito. 
Batman, Superman, Flash (che la serie tv manco m'era piaciuta al tempo), Wonder Woman (QUELLE MUTANDE!), Lanterna Verde e tutti gli altri hanno prepotentemente ripreso il posto che spettava loro di diritto nel tuo cuore... ed il portafoglio ricomincia a piangere. 

Più avanti farò sicuramente una disamina puntigliosa della serie, oggi era solo che m'era presa così. 
Condividere il perché m'è tornato su il "bolo" d'emozione per queste icone. 
E domani andiamo di videogame va. 

Buon viaggio a tutti e come al solito ricordatevi che, as usual, "There's no place like Home".

martedì 22 maggio 2012

Rebirth of Icons

La fighezza delle pose plastiche di Jim Lee

Ebbene si, per quel che mi riguarda è davvero una rinascita il recente Reboot delle 52 testate della DC Comics. Da fan di vecchia data delle classiche icone della casa di Broadway ho maturato negli anni un notevole svilimento di emozioni nei confronti delle produzioni e dei raffazzonamenti che questa ha perpetrato a discapito dei suoi personaggi. 
Sono arrivato ad odiare Superman, quando da piccolo ne adoravo la figura nei film con Christopher Reeve (e si... mi son piaciuti anche i successivi tre lo ammetto)...

Guardalo lì che togo con il ciuffetto sbarazzino! 

Wonder Woman mi rimase indifferente dopo i volteggi di Lynda Carter (nonostante la trama facesse un pò acqua da tutte le parti, rimaneva cmq. una godibilissima e trashissima serie tv secondo me). 

Cielo... quei mutandoni!

E poi lui... l'uomo che non deve chiedere mai (perchè tanto c'ha già tutto), Bruce "Batman" Wayne! 
Ecco lui è forse il mio punto fermo nella storia dei Comics americani. Nonostante non sia stato un grande fruitore di questo tipo di arte, ammetto di aver seguito tutto l'universo mediatico che si è riuscito a procurare nel corso degli anni. Dalla stramba serie tv del '66 a quel capolavoro della serie animata degli anni '90, passando ovviamente per i film di Burton e gli altri "incidenti di percorso" oltre agli splendidi giochi della Rocksteady... e nonostante io abbia quest'odio atavico per Christopher Nolan, alla fine son stato "costretto" a vedermi anche gli stupri fatti al personaggio, alle ambientazioni, al "feeling" che nonostante gli anni riusciva ancora ad emanare l'uomo pipistrello per me...

GOSH quanto pathos in un solo frame!

Ad ogni modo non ho mai smesso di amare quest'universo di personaggi così "iconici" per la mia infanzia (nonostante i marvelliani Spiderman & co. cercassero di farsi strada prepotentemente a suon di serie animate, film e trashate varie (che riescono sempre a conquistarmi in un modo o nell'altro)) e questo nuovo inizio mi ha fatto illuminare gli occhi e piangere il portafoglio (che mai come in questo periodo è avvilito). 
Delle nuove testate alla fine ho deciso di prendere la Justice League (perchè ovviamente non si può senza (a breve un post anche sulle ultime serie tv animate)), Batman (ovvio), Superman (che per l'occasione s'è tolto le mutande in favore della tutina integrale) e Lanterna Verde, che ammetto mi ha sempre attirato, ma appunto... mia negligenza l'ho lasciato stare un pò lì a marcire nell'angolino.... 
A tal proposito grazie a dei consigli di un amico abbastanza "addentro" il mondo dei Comics mi son fatto consigliare un pò di testate del verdognolo combattente con l'anello e il lumicino antecedenti che mi potessero far capire al meglio il passato di questa serie. 
E quindi, sempre soldi permettendo, e grazie all'ausilio di quel potente mezzo che è internet, che ci fa prendere le cose anche dalla "fonte" a prezzo quindi ridotto, penso che in questi mesi (purtroppo la dilazione di tempo è l'unico neo) riuscirò a "riprendermi" con alcuni arretrati. 

 Guardali lì come son fantastici tutti con l'anellino fetish ed i lumicini...

Venendo al nocciolo della questione di seguito posto le mie personalissime impressioni sui primi numeri delle serie che ho deciso di seguire:

-Superman: Ok... adoro il fatto che sia un mezzo schizzato senza il background della famiglia "perfetti americani in terra bucolica" Kent al momento. Mi piace che agisca molto come gli "giri", nonostante il senso di responsabilità proprio dei supereroi buoni ed al momento aspetto ulteriori intrighi (sono poche le paginette dannazione!).... però il fatto di mettere anche Supergirl mi ha fatto estremamente piacere, anche perchè è stata resa dannatamente bene imho. 
Al momento il mio hype è bello alto per il secondo numero. 

-Batman: Trovo davvero bello che siano partiti spiegando che Bruce ritorna dalla "missione" in terra straniera per la società di  *COUGH* "disadattati che si ergono a vigilanti" *COUGH* e che si trovi un "complotto" proprio sotto il tetto (non facciamo troppi spoiler però)... è tutto così in atmosfera. La seconda storia poi mi ha messo davvero inquietudine e mi ha fornito ancora di più la prova che il Joker di Nolan è solo un pazzo che si veste da pagliaccio. 
La storia finale è dedicata a Nightwing... e devo dire che anche questa mi è risultata godibile. Non avrei mai creduto di ritenere il caro vecchio Robin all'altezza del suo mentore. 

-Lanterna Verde: Ammetto di aver visto il "demoralizzante" film... ma ero attirato dalla serie tv a cartoni dal personaggio (certo... John Stewart è un "filino" ristretto di vedute e troppo "American Army Dude", ma l'interesse me lo suscitò lo stesso), cmq. sta di fatto che Sinestro lo conoscevo, così come altri personaggi grazie anche al MMORPG DC Universe Online su Ps3... quindi non partivo proprio scevro da qualsivoglia info in merito all'armata di combattenti di Oa e relativi nemici. 
Fatto sta che anche questo l'ho trovato godibile... ed anche la seconda storia con John e Guy (che mi sta altamente sugli zebedei) riesce ad essere interessante, mentre la terza con Kyle (che non conoscevo) mi ha fatto cominciare ad apprezzare il personaggio... come non si può non voler bene ad un disegnatore con il potere di creare tutto quello che vuole grazie alla sua immaginazione? *_* 

-Justice League: Hal Jordan mi ha fatto morire dalle risate qui... con Batman che è sempre uno strafigo della menga e sopra una spanna praticamente a tutti! Anche la JLInternational non sembra malvagio (ma già ci son voci che la faranno terminare entro il numero 12), mentre per Hawkman è ancora troppo presto giudicare (a parte i colori che sono bellissimi). 

In sostanza quest'operazione "reboot" per me è cominciata bene... e la sola carenza di pecunia mi frena dal prendere anche le testate dedicate a WWoman e Flash... ed attendendo che il "SOMMO" Hughes metta mano anche lui a livello di disegni a queste nuove storie concludo qui (seeee vabbè... aspetta e spera). 

Buon viaggio a tutti quanti e ricordatevi che, come sempre, "There's no place like Home".

 Hughes e le sue "belle figliole"!



lunedì 21 maggio 2012

There's no place like Home


Massì vai, cominciamo subito con il "botto", con il Principe della Risata in uno dei suoi film che m'è sempre piaciuto moltissimo: Totò Diabolicus.
L'espressione della Contessa Laudomia riflette appieno la mia in questo "preciso momento esistenziale" e forse proprio questi sentimenti di "perplessità" nei confronti di un mondo che continua a sfuggirmi di significato mi spingono a riaprire una sorta di diario personale in cui mettere le seghe mentali riguardo le mie passioni più "cocenti": Film, Fumetti, Videogames e tutti quei prodotti relegati ai meri gusti personali e che per la massa non hanno un significato importante.
Per quel che mi riguarda invece, penso che queste forme di comunicazione aiutino a comprendere al meglio le società odierne e quindi le reputo importanti... e bla bla bla... sto diventando ridondante...
Bon, per chi fosse interessato quindi, qui saranno analizzati mano a mano vari film, videogames, cd, manga, comics, etc... che mi capiteranno o che mi son capitati tra le mani,
Una sorta di biblioteca di emozioni personale che vuole differenziarsi dalla distaccata presunzione di un social network qualsiasi dove le parole son difficili da ritrovare in mezzo agli echi di tante anime.

Per il momento quindi, buon viaggio a tutti quanti e ricordatevi che "There's no place like Home".